Due settimane fa ci sono state le elezioni amministrative in tantissimi comuni ed in alcune province italiane.
Il Premier ha voluto lui stesso mettersi in discussione, essendo capolista nel comune di Milano ed indicando come fondamentali per il proseguo del Governo Centrale proprio queste elezioni.
Sostanzialmente Berlusconi è stato sconfitto in termini assoluti anche se l’analisi politica deve andare oltre le percentuali e i numeri.
Dal mio punto di vista dopo le ultime elezioni la vera batosta l’ha presa la Lega Nord. Ha preso sostanzialmente meno rispetto alle ultime elezioni regionali e nelle città del nord, dove dovrebbe essere influente ha deluso.
Per questo la campagna elettorale che PDL+LEGA stanno facendo a sostegno della Moratti è tutta incentrata sui musulmani, Al Qaeda, Zingaropoli, Islamofobia, Mecca etc. Insomma una campagna elettorale pre ballottaggio paessima a sostegno di un sindaco che non è piaciuto e che non doveva ripresentarsi a questa tornata elettorale visto lo scarso appeal.
La seconda delusione credo l’abbia presa il FLI. Gli ex AN hanno preso una batosta in tutta italia clamorosa soprattutto al SUD, (Calabria) dove tutti i voti sono confluiti sul PDL. Tra le grandi solo a Cagliari hanno tenuto bene, mentre a Milano e Napoli oppure Bologna solo grazie alla presenza dell’UDC hanno avuto un risultato degno di nota.
La terza delusione credo l’abbia presa il PD. Hanno vinto “facile” in città come Bologna e Torino, mentre a Napoli hanno preso una batosta imbarazzante e nelle città in cui avevano perso alle primarie il centro sinistra è andato al ballottaggio (Cagliari e Milano).
In sostanza escono vincitori il PDL, che nonostante possa perdere la sua Milano ha perso voti in percentuale, ma nonostante (a mio parere) i disastri che il governo centrale sta provocando tiene in tutta italia.
Vincitori la sinistra più “radicale” guidata da Vendola e come non citare il Movimento 5 stelle. Poco menzionato da tutti i sondaggisti, ma di gran lunga influente in tutto il centro-nord italia.
Strano notare come il movimento riesca a sfondare maggiormente in città/regioni tipicamente rosse, anzi dal mio punto di vista non è strano. Il popolo di sinistra è sempre più pretenzioso e critico con se stesso e il voto al movimento è un voto di protesta contro una sinistra lontana dalla propria gente ma allo stesso tempo pensato in quanto il movimento ha ideali e programmi elettorali concreti.