Analisi politica post ballottaggio.
Come pensavo il centro destra ha preso una bella batosta, ma il PD (non so se definirlo centro o centro sinistra) non deve essere contento in quanto non ha oggettivamente vinto.
Se notiamo, i rappresentanti del PD veri e proprio hanno vinto direttamente a Bologna e Torino, comunque pur sempre due roccaforti. A Bologna con un candidato nuovo, ma perdendo una marea di consensi, a scapito probabilmente del MOV5S; a Torino con un candidato trito e ritrito, ma con una percentuale molto alta, grazie al lavoro di Chiamparino, il quale nonostante un debito altissimo, ha lasciato alla città un’Olimpiade invernale all’attivo, la metropolitana, la centralità dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’italia e un afflusso turistico raddoppiato negli ultimi 3 anni. Nelle altre città ha vinto l’alternativa, l’alternativa al candidato imposto dal partito. Pisapia a Milano, Zedda a Cagliari, Cosolino a Trieste, De Magistris a Napoli sono esempi lampanti di questo. Mentre Zedda è un Vendoliano DOC, Pisapia un uomo di sinistra indipendente, De Magistris un IDV in dissenso a volte con il fondatore del partito Di Pietro.
Mentre la Lega al nord si sta ritirando sempre più i suoi voti rimangono stabili in quanto si sta allargando sempre più verso il centro in Toscana, ma specialmente in Emilia Romagna dove alcuni paesi sono “caduti” nelle mani dei Leghisti.
Niente da dire, il cambiamento è in corso e la dimostrazione è data dal fatto che ieri nelle cittù come Napoli, Milano e Cagliari si è festeggiato tanto e fino a notte. A Milano c’era più gente ieri che nella sera del 18# scudetto del milan, segnale di partecipazione cittadina e di socialità.
La cosa più importante è la partecipazione in massa dei giovani. Ora che l’accesso alle informazioni è garantito gli elettori così entusiasti della vittoria e del cambio, non dovranno fare altro che monitorare l’operato del proprio sindaco facendosi sentire in caso di forse dissenso!!
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