martedì 26 ottobre 2010
EuroTopTen - Euro top ten
lunedì 25 ottobre 2010
Acqua a Km0
UN BENEFICIO PER L’AMBIENTE
L’acqua distribuita dalle reti Iren è buona, controllata, economica ed ecologica. L’impatto ambientale derivante dalla produzione delle acque minerali è evidente. Basti considerare l’uso di bottiglie di plastica monouso e il consumo di petrolio per fabbricarle, i camion per trasportarle e le relative emissioni in atmosfera.
La produzione, il trasporto e lo smaltimento di una bottiglia di acqua minerale sono caratterizzate da un forte impatto sulla qualità ambientale. Alcuni dati: solo nel 2006 per produrre le bottiglie di plastica per imbottigliare i circa 12 miliardi di litri di acqua minerali bevuti dagli italiani sono state utilizzate 350mila tonnellate di PET, con un consumo di 665mila tonnellate di petrolio e un’emissione di gas serra di circa 910mila tonnellate di CO2 equivalente. Utilizzare l’acqua pubblica significa ridurre drasticamente la produzione dei rifiuti: in media una famiglia getta via 25 chilogrammi di plastica in bottiglie per l’acqua minerale.
ACQUA A “CHILOMETRO ZERO”
L’acqua arriva direttamente al distributore, come nelle nostre case, attraverso la rete dell’acquedotto. Quella del distributore del Parco proviene direttamente dal pozzo Bizzozero, captata e distribuita in tempo reale senza permanenza in rete e disinfettata con tecnologia a raggi U.V.
Zero emissioni inquinanti. Zero impatti. Un’acqua a “chilometri zero” come sgorga dalla captazione.
ACQUA DI QUALITA’ E CONTROLLATA
E’ controllata sia alla fonte sia lungo la rete di distribuzione da parte dei laboratori Iren. E’ inoltre costantemente monitorata dall’Azienda Ausl che ne attesta la potabilità. Un’acqua controllata e sicura. I cittadini potranno conoscere i dati delle analisi dell’acqua direttamente dal distributore attraverso una tabella che riporta la qualità dell’acqua erogata. I dati di tutte le acque distribuite sono consultabili anche nel sito Iren Emilia (www.irenemilia.it
ACQUA ECONOMICA
In Italia si consumano ogni anno circa 200 litri procapite di acqua in bottiglia: un risultato che ci pone ai vertici tra i consumatori nel mondo. Bevendo l’acqua del rubinetto la spesa non raggiungerebbe 1 euro l’anno. L’acqua del distributore è gratuita: un ulteriore contributo al bilancio delle famiglie che potranno risparmiare circa 200 euro all’anno.
Il distributore è attivo tutti i giorni dalle 7.30 alle 22. L’erogazione è garantita da un sistema di fotocellule. Per regolare le forme di utilizzo del distributore è stato stabilito che ogni cittadino possa prelevare fino a un massimo di 6 bottiglie d’acqua.
giovedì 21 ottobre 2010
Referendum abrogativo 1987 sul Nucleare
- Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
- Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
- Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
- E se il CIPE assumesse altro nome? si potrebbero fare le centrali nucleari bypassando ciò che il referendum aveva sancito??
- Visto che ancora si chiama ancora così (CIPE), gli enti locali possono ribellarsi entro i tempi utili alla costruzione di nuove centrali nucleari non affidando la decisione al CIPE?? da questo credo proprio di si.
Anche le notizie sono federaliste..
lunedì 18 ottobre 2010
Se qualcuno non sapesse...qualcuno aveva proposto l'eliminazione della pensione dopo appena 5 anni..ecco come è andata a finire..
Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest'ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.
L'abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l'INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio
Per questo motivo, chiediamo che